Cantalamappa. Atlante bizzarro di luoghi e storie curiose.

cantalamappa     I Wu Ming sono tornati. E lo hanno fatto con una raccolta di racconti per bambini e ragazzi. Roba impegnativa, però, e impegnata, nel senso di ideali socio-politici. Al collettivo non basta diffondere “il verbo collettivista” tra adulti nostalgici di ideologie mancanti in un vuoto di contenuti post-moderni. Con questo libro dimostrano che si può parlare ai bambini del mondo reale e dei suoi problemi, dei suoi fallimenti e dei suoi eroi. E i russi che seguono i Wu Ming da tempo (L’Armata dei Sonnambuli, Point Lenana, Asce di Guerra) non potevano lasciarsi sfuggire l’occasione. Perr me il libro migliore letto nel 2015 con mio figlio

Il libro è diviso in 15 racconti preceduti dalla presentazione dei due personaggi: Adele e Guido Cantalamappa, coppia giramondo che in vacanza non va nei villaggi turistici e nei resort ma preferisce il viaggio di scoperta, il viaggio antropologico a contatto con la gente e con le storie che ha da raccontare.

Così Adele e Guido ci conducono con il loro librone dei viaggi attraverso paesi reali e immaginari, episodi storici e storie simboliche, leggende eroiche e fatti quotidiani: dalla campagna inglese al deserto del Gobi, dalle montagne africane alle coste islandesi, attraverso mosaici di stati-nazione, nelle tragedie post disgregazione di imperi e su isole tropicali.

C’è anche tanta storia italiana: si parla di eroi anarchici medievali e conquistatori coloniali del regime, della tragedia del nostro colonialismo e della tragedia nazionale del Vajont. Proprio nel racconto dedicato alla tragedia di Longarone “Toc e Patoc” le parole toccano le corde più profonde, commuovendo fino alle lacrime, almeno così è successo a me spiegando l’accaduto a mio figlio. Per non parlare del racconto “Dov’è  il centro del mondo?” che  è stato il modo migliore per dire al mio piccolo che il centro del mio mondo è lui; un modo per rispettare tutti i mondi possibili e le persone che ne sono il centro.

Questo libro l’ho regalato a mio figlio come pretesto perché non vedevo l’ora di capire l’ultimo progetto dei Wu Ming, ma anche il piccolo che ormai va a scuola ne è stato entusiasta. Lo abbiamo divorato, appena avevamo un minuto libero mi chiedeva di leggere una storia rinunciando al gioco oppure lui la leggeva a me con un entusiasmo tutto suo. Va da sé che il collettivo non si smentisce sulla qualità della scrittura: semplice, nel senso di essenziale ma profonda.

Certo il libro è complesso. Come dicevo, affronta temi estremamente importanti: razzismo, guerra, conflitti etnici, ecologia, ingiustizia sociale, lotta di classe, tragedie collettive dovute a corruzione e interessi privati, colonialismo, lotta per la libertà, rispetto per la natura e per gli altri. Il tutto in una prospettiva collettivo-anarchica (ne dubitavate?). E’ vero però che il racconto non è condizionante, non sembra un indottrinamento ideologico ma il porgere una prospettiva ideologica, nel senso buono di idee in cui credere, come modello per la costruzione di una società più giusta per i nostri figli e attraverso i nostri figli (e vi pare poco?).

Come al solito meglio non chiedersi quali storie sono reali e quali inventate, un po’ ve ne accorgerete da soli un po’ guiderete i vostri figli nel giochino finale predisposto per rintracciare i luoghi sulla mappa per capire se esistono davvero oppure no. E quindi nel libro c’è anche il gioco educativo per l’apprendimento della geografia non attraverso app ma leggendo longitudine e latitudine.

Infine non si possono trascurare le illustrazioni. Il progetto prevede un maxi disegno di due pagine per ogni racconto che visualizza in un’immagine le parole lette. La parte grafica è stata affidata a Paolo Domeniconi, illustratore di grande e solida esperienza nella letteratura per l’infanzia e funziona alla grande. Le illustrazioni sono di elevata qualità e altamente espressive oltre che colorate per attirare l’attenzione dei piccoli.

Consigliato: per i bambini un po’ più grandicelli, almeno in età scolare. In ogni caso ricordate che questo libro va spiegato oltre che letto e forse condividere il punto di vista dei Wu Ming aiuta senz’altro, altrimenti come li spiegate “i biechi neri”?

Sconsigliato: se volete tenere i vostri figli ancora un po’ nell’illusione che il male non esista, che il mondo sia il posto dell’innocenza. Il mio un po’ di domande dopo questa lettura me le ha fatte e durante mi chiedeva perché si debbano mettere in pericolo migliaia di vita per i guadagni di un solo individuo o perché Bottego poteva fare il comodo suo in Africa ma Mahamed non poteva neanche scegliere di fare una passeggiata in Italia. Siete pronti a rispondere? io no, nel senso che spiegargli certe cose mi ha indotto a fargli vedere brutture che da mamma avrei voluto risparmiargli. Ma meglio un figlio consapevole e con idee proprie che innocente e felice.

Tra i migliori libri letti nel 2015.

Autore: Wu Ming
Copertina rigida: 124 pp.
Editore: Mondadori Electa (17 marzo 2015)
Collana: Electa Kids
ISBN-10: 8891800287
Prezzo di copertina: 14,90€

8 risposte a "Cantalamappa. Atlante bizzarro di luoghi e storie curiose."

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