La grande Russia portatile

Paolo Nori continua la lunga tradizione italiana degli studiosi di russo e come spesso capita in questi casi (russo-slavisti, arabisti, germanofili, ecc), il loro non sembra un lavoro ma una vera missione: diffondere il più possibile non solo la letteratura, ma la cultura, le peculiarità, le forze e le debolezze di un mondo. E questo... Continue Reading →

Memorie russe pt. VI e ultima: il quaderno.

“Lenin era raffigurato nella sua nota posa di turista che fa l’autostop. La sua mano destra indicava la via verso il futuro, la sinistra la teneva nella tasca del cappotto sbottonato”. Il quaderno che avevo trovato diceva di raggiungere il giorno 7/7 alle 7 il 7imo ponte di San Pietroburgo da dove si vedono 7... Continue Reading →

Memorie russe pt.IV: a che ti serve il Sole?

Michail beve un sorso di birra scura dopo aver declamato i versi della poesia che gli ho fatto conoscere io quando ci siamo conosciuti, gli ricorda un pezzo rap, gli piace così tanto che vorrebbe declamarla di nuovo, ma Vika glielo impedisce perché ha gli occhi lucidi, dice: Chvatit… Basta così. Era una sera di... Continue Reading →

Memorie russe pt. III: Piter il matto.

"Sono convinto che a Pietroburgo molta gente, camminando, parla da sola. È una città di mezzo matti. Se da noi esistessero le scienze, medici, giuristi e filosofi potrebbero fare preziosissime ricerche su Pietroburgo, ciascuno secondo la sua specialità. È raro trovare tanti oscuri, aspri e strani influssi sull'animo umano come a Pietroburgo. Pensi solo agli... Continue Reading →

Memorie russe pt.II: Mosca la Prepotente.

Sul mio quaderno in cui annoto tutto, una pagina è interamente dedicata alle parole imparate la prima sera che sono stata a Mosca. Più della metà di queste ha a che fare con l'alcool. Sono parole come: bere insieme, ubriacarsi, essere alcolizzato, continuare a bere. Sono tutti verbi composti dal verbo "bere" a cui, aggiungendo... Continue Reading →

Memorie russe: su Nižnij Novgorod

Di sicuro questa  Nižnij Novgorod non mi ha accolta benissimo. Perlomeno non mi ha attaccata con la neve - che ha invece invaso Mosca. Sono qualcosa come 4 gradi, ma il vento è fortissimo e ne sento 0, meno di 0, nullo, meno di nullo. Chi lo andava a pensare che qui invece di maggio... Continue Reading →

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