La più recondita memoria degli uomini di Mohamed Mbougar Sarr

Silvia consiglia La più recondita memoria degli uomini di Mohamed Mbougar Sarr

L’autore dichiara di odiare la domanda «di cosa parla il libro?» e concordo, perciò non vi dirò di cosa parla La più recondita memoria degli uomini. Dico solo che c’è un misterioso libro sparito, distrutto, cancellato e quasi dimenticato, Il labirinto del disumano – un po’ come la Poetica di Aristotele nel Nome della rosa (a un certo punto sembra anche che vari personaggi legati al libro muoiano in modo alquanto inquietante).
Ma soprattutto c’è la ricerca dell’autore, T.C. Elimane, scomparso da Parigi all’inizio dell’invasione nazista, irraggiungibile, inafferrabile, originario del Senegal come Diégane, il protagonista anch’esso scrittore che lo insegue. Questa ricerca, però, è uno sfondo alle diverse voci narranti, dai parenti ed amici dello scrittore misterioso a quelli del protagonista, in un intreccio di spazio e tempo che va dal Senegal coloniale alla Parigi occupata alla Buenos Aires degli anni ’50 e ’60, per tornare poi nel Senegal contemporaneo.

Al massimo potrei dire che La più recondita memoria degli uomini è un libro sulla letteratura, come solitudine, malinconia, mancanza, ricerca perenne. La letteratura esige sempre altro, per scrivere bisogna prima vivere, senza l’idea di salvare il mondo: «non guarire noi stessi, non curare, consolare, tranquillizzare o educare gli altri, ma tenerci eretti nella ferita sacra, vederla e mostrarla in silenzio». Gli scrittori moderni, spesso, sono pessimi amanti, dice la scrittrice Siga D.: «mentre fanno l’amore pensano già alla scena che quell’esperienza diventerà. Se dico qualcosa durante l’amore mi pare quasi di sentire i loro “mormorò lei”. Vivono in capitoli». Critiche anche alla critica, che non ha più il coraggio di dire semplicemente che un libro è brutto; piuttosto che del valore estetico di un libro, si preferisce parlare del personaggio-autore, «di quanto sia abbronzato, della sua età, dei suoi capelli, dell’arredamento di casa sua».

Non manca il tema dell’immigrazione, della lontananza dalla patria, della possibilità o impossibilità di tornarci, dell’accoglienza in Europa. La civiltà bianca è piantata come una spina nella carne delle popolazioni coloniali: «la colonizzazione semina nei colonizzati la disperazione, la morte e il caos, ma in loro semina anche – ed è il suo successo più diabolico – il desiderio di diventare ciò che distrugge. Gli scrittori africani finiscono per sentirsi in esilio, stranieri in Europa quanto nei Paesi d’origine.

Le riflessioni su letteratura ed immigrazione, nonché gli excursus sull’abbandono degli uomini da parte di Dio, sono sempre condotte in toni elevati, spesso occupano interi capitoli in forma di dialogo/monologo o lettere, ma inframmezzate alle storie dei diversi personaggi alla fine non risultano pesanti. Aiuta anche lo stile, particolarmente scorrevole nei lunghi periodi composti da brevi frasi coordinate, come interminabili liste (ad esempio, l’invettiva contro gli autori africani precedenti, con l’elenco di tutti i loro presunti errori). Inoltre, al tono elevato fanno da contrappunto frasi volgari e brutali come «si infila nel buco del culo
lubrificato del mondo».

Rincorrendo varie storie, utile la suddivisione in libri e parti, con l’inserimento, come fra parentesi, dei biografemi (parti in prima persona il cui gioco consiste nello scoprire chi parla).

Un paio di curiosità: il libro scomparso, Il labirinto del disumano (non affannatevi a cercarlo, è immaginario!) nel 1938 viene preso in considerazione per il premio Goncourt, vinto da Sarr nel 2021 con questo libro (captatio benevolentiae?); il titolo, La più recondita memoria degli uomini, viene da I detective selvaggi di Bolaño: «un giorno l’Opera muore, come muoiono tutte le cose, come si estingueranno il Sole e la Terra, il Sistema solare e la Galassia, e la più recondita memoria degli uomini».

Il libro: La più recondita memoria degli uomini
L’autore: Mohamed Mbougar Sarr
Il traduttore: Alberto Bracci Testasecca
Casa editrice: edizioni e/o
Pagine: 432
ISBN: 9788833575070

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