Tra me e il mondo

Unknown

Ta-Nehisi Coates, giornalista figlio di un ex militante delle Pantere nere, utilizza l’espediente della lettera al figlio per raccontare la realtà quotidiana di essere nero, di avere un corpo nero (una delle parole maggiormente utilizzate nel libro) nella realtà del Sogno Americano. Questo sogno, per i neri, non si realizza; è un sogno sempre appeso ad un filo di incertezza. Non ci sono parole di speranza, ma solo tentativo di proteggere il figlio quindicenne mostrandogli tutte le ferite di vivere una società fondata su uno statuto scritto fondamentalmente dai bianchi.

«Così ora sai, se non l’avevi già capito prima che alla polizia del tuo paese è stata conferita l’autorità di distruggere il tuo corpo».

E ancora

“ Per i Sognatori sono costi accettabili, sono il prezzo degli affari, e la moneta di scambio sono i nostri corpi, come da tradizione. Da schiavi siamo stati il primo grande profitto di questo Paese, l’acconto versato per la sua libertà. Dopo le rovine e la liberazione della guerra civile arrivò la redenzione per il Sud ribelle, e poi la riunificazione e i nostri corpi diventarono la seconda ipoteca nazionale

C’è una feroce critica al sistema americano e ai suoi mandanti poliziotti, una società fortemente razzista, un paese in cui il potere «si è esercitato fin dall’infanzia alla depredazione della vita dei neri».

La paura di essere fermati, il controllo della strada, la paura di essere uccisi, il controllo del proprio corpo.
Il percorso che Coates ha fatto, la presa di coscienza del proprio colore, le riflessioni sulla negritudine e le sue contraddizioni, diventa motivo per fornire strumenti al figlio e nello stesso tempo augurargli di non vivere la stessa condizione, sperando che sia in grado di proteggersi.

Coates racconta la fatica di andare a scuola, perché la distanza dalla vita reale del ghetto nero di Baltimora è incalcolabile. Ma l’apparente inutilità del sistema scolastico viene finalmente rovesciata quando incontra, nell’università di Howard, la Mecca: luogo di incontro e di crescita dei neri.
Essere neri rimane comune una condizione di pericolo, anche se si è istruiti e ben vestiti può capitare di essere uccisi. (commovente l’intervista alla mamma a cui hanno ucciso il figlio, desolante il modo in cui viene brutalmente scansato il bimbo dell’autore da una donna bianca).

Un libro che fa riflettere e toglie parecchia di quella patina scintillante che accompagna il Sogno Americano in cui schiavitù e segregazione sono solo apparentemente sconfitti.
Il razzismo che mostra non è diverso da quello che quotidianamente viene proposto in Italia, un razzismo che riempie la bocca dei politici, un razzismo istituzionalizzato e  che si diffonde trasformandosi in normalità.

Titolo: Tra me e il mondo
Autore: Ta-Nehisi Coates
Traduttore: C. Stangalino
Editore: Codice
Anno edizione: 2016
Pagine: 207 p. , Rilegato
ISBN: 978-887578605-2

 

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