Sabbia Nera e La logica della lampara di Cristina Cassar Scalia

Sabbia NeraMi piacciono i gialli, in particolar modo i gialli seriali, quelli in cui oltre alla vicenda narrata nel romanzo i protagonisti continuano a vivere, invecchiare, innamorarsi, evolversi. L’ultima gustosa scoperta nel nutrito panorama italiano è stata il vicequestore Vanina Guarrasi, uscita dalla penna di Cristina Cassar Scalia, protagonista dei due volumi Sabbia Nera e La logica della lampara (Einaudi).

Vanina ha in sé tutte le qualità che ne fanno un personaggio da amare, una figura da seguire avventura dopo avventura e non mi stupisce apprendere che i diritti siano già stati opzionati per una serie tv.

La trama: non mi piace soffermarmi più di tanto sulla trama di un libro, per paura di togliere il gusto della lettura. Basti dire che mi è stato difficile staccarmi dalla vicende dai romanzi della Cassar Scalia. Le trame reggono fino in fondo, sono ben congegnate e vanno a scavare a poco a poco nel passato delle vittime di omicidi, uno molto vecchio e rimasto irrisolto (Sabbia Nera), uno che sembra quello che non è (La logica della lampara).

I protagonisti e i comprimari: ovviamente in un giallo che si rispetti i protagonisti devono essere ben riconoscibili, con peculiarità che li rendano distinguibili dalla massa degli altri commissari e investigatori. Ad affascinarmi il personaggio di Vanina, asciutta e risoluta, ma non priva d’umanità, appassionata cinefila, un passato difficile e un grande amore che torna. Ma divertenti e ben connotati anche i personaggi di contorno, dall’anziano ex commissario Biagio Patané con la moglie ancora gelosa di lui, “la Bonazzoli“, vegana calata in Sicilia dal profondo Nord per finire a innamorarsi del grande capo Tito Macchia,  l’ispettore Spanò dalla famiglia enorme e ben informata, e Fragapane e ancora Lo Faro giovane rampante e dalle trovate spesso fuori luogo.

La logica della lampara

L’ambientazione: che sia un fiordo d’Islanda o una calda città del Sud Italia, una grande metropoli o un luogo lontano per tempo e spazio dalla mia realtà, l’ambientazione è centrale in un romanzo giallo. Deve stuzzicare la mia fantasia, costringermi a cercare le strade su google maps, spingermi ad aprire atlanti e guide. La Catania bella e vivace che fa da sfondo alle vicende della Guarrasi, mi intriga, che sia coperta della sabbia nera della “muntagna” o dedita allo struscio, luogo di delizie culinarie e di pettegolezzo, Catania è la città che fa da sfondo al romanzo ma è protagonista essa stessa.

La prosa: Cassar Scalia usa una prosa stringata e asciutta, precisa nelle descrizioni ma allo stesso tempo fluida. Una prosa ben riconoscibile scandita dai molti i dialoghi, inframmezzati da qualche espressione in dialetto siciliano ma non così abbondanti da rendere ostica la lettura – anche se ormai, dopo anni di frequentazione del grande Camilleri, il siciliano ci è familiare.

Che dire, Sabbia Nera e La logica della lampara hanno passato il mio esame, ora non mi resta che attendendere l’uscita della terza avventura di Vanina Guarrasi.

Adele D’Amato

I libri: Sabbia Nera e La logica della Lampara
Autrice: Cristina Cassar Scalia
Editore: Einaudi

 

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4 risposte a "Sabbia Nera e La logica della lampara di Cristina Cassar Scalia"

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  1. MI sono piaciuti entrambi molto, e l’ambientazione catanese è TOP! Due difetti, per me: la Vanina mi sta antipatica, e l’autrice rompe le scatole con la cultura della dieta. Commento mio: Magnati sta brioche e falla finita!

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