La storia la conosciamo tutti, ma proprio tutti. San Francisco, fine anni 50, il detective John Ferguson soffre di vertigini, motivo per cui ha dovuto lasciare il suo lavoro di poliziotto, l’amico di sempre gli chiede di seguire la bellissima moglie Madeleine che ultimamente è più bizzarra del solito, lui la segue e iniziano le peripezie, ovviamente se ne innamora, poi scopre che la bella Madeleine è convinta di essere la bisnonna materna, Carlotta Valdés, ecc. Insomma Hitchcock al suo meglio, James Stewart e Kim Novak ovviamente perfetti.
Dimenticatevi il 95% di ciò che avete visto nel film, togliete il potere ammaliatore di Hollywood e l’incanto creato da Hitchcock, scordatevi l’ambientazione californiana, addio ai favolosi anni 50 statunitensi: spegnete la TV.
Il libro di cui vi parlo è un romanzo noir perfetto, pieno di suspence e di colpi di scena, ambientato ovviamente nella Francia di altri tempi, quella a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, con un anteguerra doloroso e un postguerra denso di angoscia.
Un ritmo che tiene sempre alta l’attenzione, dove l’attesa per il colpo di scena è sostanzialmente perenne, tutto questo immerso in una ambientazione quasi onirica: solo due scrittori geniali come Boileau e Narcejac potevano creare un libro così forte e così irreale, tanto irreale da sembrare una storia vera.
Il romanzo trasuda sensualità, i riferimenti al sesso sono così numerosi che, come riportato anche nel risvolto di copertina del libro, quando chiesero a Hitchcock cosa lo avesse attratto del libro lui rispose
“la volontà del protagonista di ricreare un’immagine sessuale impossibile; per dirlo in modo semplice, quest’uomo vuole andare a letto con una morta – è pura necrofilia!”
Ovviamente il grande registra esagerava, viveva nelle sue ossessioni che riusciva a riproporre nei suoi film, ma Flavières era veramente ossessionato da Madeleine e quando il caso ci mette lo zampino l’evoluzione degli accadimenti prende una piega inaspettata, benché ovviamente attesa e sperata.
Gli autori sono stati due giganti del genere noir, per quattro decenni hanno sfornata libri che immancabilmente hanno riscosso un grande successo e che oggi, dopo un lungo oblio, riemergono in Italia grazie ad Adelphi.
Flavières, Gevigne, Madeleine, Renée: il potere di questo libro è di lasciarti addosso i suoi personaggi, ti capita di pensare a loro senza motivo e forse questo è il miglior lascito che possa dare un romanzo: a differenza di Madeleine i bei libri vivono sempre più di due volte.
Lorenzo Del Pietro
Titolo: La donna che visse due volte (D’entre les morts)
Autori: Pierre Boileau e Thomas Narcejac
Casa Editrice: Adelphi (2016)
Traduzione: Federica Di Lella e Giuseppe Grimonti Greco
Lunghezza stampa: 196 pagine
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