Libri in cui i protagonisti decidono di lasciare la civiltà per un certo periodo di tempo
IL RAGAZZO SELVATICO e LE OTTO MONTAGNE di Paolo Cognetti
Paolo Cognetti è un appassionato del tema, che ritorna spesso nei suoi libri. Prima ne Il Ragazzo Selvatico e poi nell’ultimo, pluripremiato, Le otto montagne, la montagna è il luogo in cui ritirarsi, alla ricerca della propria identità. Nei libri di Cognetti qualcuno scende, per tornare alla vita quotidiana, qualcun altro non ne scenderà mai più. Romanzi di formazione.
L’UOMO CHE PIANTAVA GLI ALBERI di Jean Giono
Un piccolo volume di rara bellezza. Una favola ambientata sulle Alpi francesi dove Elzéard Bouffier, si ritira in montagna, in una vallata abbandonata con un villaggio diroccato e ogni giorno decide di piantare cento ghiande. Ogni giorno, senza arrendersi, senza aspettarsi un risultato immediato. Gli alberi daranno i loro frutti anni e anni dopo e le persone torneranno a ripopolare la valle. Ottimista.
IL BOSCO DELLE VOLPI IMPICCATE di Arto Paasilinna
In un capanno di un monte sperduto nella Lapponia finlandese si ritrovano tre personaggi che hanno deciso, per motivi molto diversi, di allontanarsi dalla civiltà, chi per nascondersi, chi per trovare una ragione di vita. Onirico e spassoso, con l’umorismo che contraddistingue Paasilinna, questo racconto uscito in Finlandia nel 1983 vi farà venire voglia di un viaggio nella natura del selvaggio nord. Surreale.
IL DESERTO DEI TARTARI di Dino Buzzati
La Fortezza Bastiani, un avamposto ai confini di un regno immaginario è il luogo in cui per anni, l’ufficiale Giovanni Drogo attende l’arrivo dei Tartari. La sua non è una scelta consapevole ma imposta eppure, dopo anni, gli immensi spazi e la solitudine dei luoghi, lo scandire lento delle ore, renderanno Drogo inadatto a un vita normale. Arrivato per andarsene, il sergente Drogo liberamente sceglierà di restare. Un libro bellissimo sulla solitudine e sull’attesa.
NELLE TERRE ESTREME di John Krakauer
La storia vera di Christopher McCandless, il ragazzo che, esperienza dopo esperienza, decide di lasciare la civiltà per vivere nelle terre selvagge dell’Alaska. La sua avventura finirà dopo 112 giorni di sopravvivenza nel “Magic Bus”, l’autobus verde piantato nel mezzo della tundra. Quali furono le ragioni della fuga dalla civiltà di Christopher lo potrete scoprire nel libro di Krakauer o leggendo il libro che scrisse anni dopo la sorella di Christopher, Carine McCandless: “Into the wild thruth” (Corbaccio).
Di tutto ciò ho letto solo Buzzati…
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Ma quanto mi è piaciuto quel libro!
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Ma Walden? E no eh!
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I prossimi 5 libri 🙂
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