Rovereto, 15 giugno 2016
Caro Cees,
quando Igiaba Scego pubblicò su L’Internazionale quell’articolo che un po’ ci riguardava e in cui diceva che il miglior libro letto nel 2015 era Tumbas, dovetti correre a comprarmelo. Così, il giorno di Natale, me lo trovai sotto l’albero di Natale. Che emozione! Che sorpresa!
Fatto sta che iniziai subito a leggerlo. Una tumbas oggi, una tumbas domani, piano piano l’ho finito. E niente, volevo dirti che non ti devi preoccupare, questa sindrome dell’andar per tombe ce l’abbiamo in tanti. Pensa che io non mi accontento nemmeno di visitare le tombe delle persone che ammiro, mi fermo davanti a tutte le tombe vecchie e mi faccio i pensieri… Chi sarà, che vita avrà avuto, cosa avrà fatto?Avrà viaggiato? Amato? Combattuto?
Stai tranquillo, almeno tu vai a colpo sicuro e sai che ha fatto la persona che è sepolta, no?
Poi volevo anche dirti che se vuoi possiamo fare uno scambio di foto. Se io ti do quella di Monteverdi, fotografata di nascosto a Venezia qualche mese fa, tu mi mandi quella di Cortàzar? Eh, lo so, è bella, tant’è che l’Iperborea ne ha fatto la copertina… cosa dici? Non è abbastanza quella di Monteverdi? Potrei aggiungere quella di Beethoven, Brahms, Chopin. Guarda che per me quella di Chopin vale tanto, eh? Avevo 21 anni quando la scattai, il mio primo viaggio a Parigi e per me fu quasi un pellegrinaggio per andare a rendere omaggio a un musicista del quale amavo alla follia la musica e tentavo di suonarla. E vedere i fiori freschi, come se fosse morto pochi giorni prima, mi fece un grande effetto…

Allora, così va meglio? Me la mandi ora quella di Cortàzar? Pensa poi che sei andato a vederla il 15 giugno che, guarda caso, è anche il giorno del mio compleanno. Ora so che il 15 giugno 2006 tu eri a Parigi, a Montparnasse (10 anni fa!). Io ricordo benissimo dov’ero quel giorno, il 2006 è stato un anno importante per la mia vita. E sappiamo dov’era Cortàzar il 15 giugno 1982 e persino quello che ha mangiato. Ma, soprattutto, sappiamo perché era in viaggio con la moglie. Una storia bella quanto dolorosa che ti ringrazio di averci raccontato.
Poi volevo dirti di non strapazzarti troppo su e giù dalle scale di casa. Ok che ti tengono in forma, ma noi (quelli di Parla della Russia) vogliamo ancora leggere i tuoi bei libri, quindi fai attenzione, va bene?
Vorrei tanto che noi potessimo essere amici. Hai scritto, riguardo alla tua amicizia con Mary McCarthy, che
c’è una gerarchia naturale nell’amicizia tra una persona più anziana e una più giovane: l’una ha vissuto e letto di più, mentre gli anni dell’altra sono ancora vuoti. Finché questa gerarchia è naturale non conduce a quel tipo di squilibrio che rende un’amicizia impossibile. Chi è più giovane sente – se l’altro non intende schiacciarlo con il proprio peso – di avere altre qualità che lo fanno apprezzare: la sete di sapere, l’intuizione, la disponibilità di imparare.
Una cosa che poi mi ha fatta proprio sorridere è quella dove dici che ti sei sentito in colpa quando sei passato davanti alla tomba di Heimito von Doderer perché
di lui non ho ancora letto niente, benché moltissimi amici mi dicano che si deve. Anche in questo istante so dove si trova nella mia libreria La scalinata: a volte, di notte, sento il libro brontolare, lamentarsi o minacciare. Dice che la vita non è infinita e che è ora di leggerlo prima che io stesso svanisca.
A questo proposito avrei una domanda da farti. Forse non dovrei, magari mi permetto troppa confidenza. Però non possiamo certo dire di essere fuori tema. Insomma, ecco… tu hai già scelto dove andrai a riposare? Io ancora non ho deciso, ma mi devo dare una mossa, che qui non si sa mai cosa possa succedere. Però volevo dirti che, metti che domani io diventassi famosa, magari aspettiamo a incontrarci eh? Non sia mai che il vederti arrivare con la Sassen mi faccia venire un colpo, ok?
Bacioni,
affezionatissima
Titolo: Tumbas
Autore: Cees Nooteboom
Traduzione: Fulvio Ferrari
Editore: Iperporea
Pag; 384
Prezzo: €20
ISBN: 9788870914528
Con questo libro partecipo alla #readingchallengerussa per il #libromybirthday… e grazie a Nemi, lei sa perché :*
Agata sei grandissima, come mi piacerebbe leggere la risposta di Cees Nooteboom 🙂
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Grazie Polly!
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Fantastica @mariarosaraffaelli! 😀
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😀
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Agata, mi ha così colpita la tua recensione che ho preso il libro e davvero non vedo l’ora di gustarmelo! Grazie mille, un libro (o uno scrittore) ben consigliato è sempre un dono prezioso.
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Grazie a te. Poi dimmi che ne pensi ☺
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