Ad attrarre la mia attenzione è stata la copertina, azzeccatissima alla luce del contenuto del libro. Non conoscevo né il libro Florence Gordon né il nome dello scrittore, Brian Morton.
Florence Gordon è una donna newyorkese, ha settantacinque anni ed ha partecipato a tutte le lotte femministe degli anni settanta. Non ha mai esitato a combattere per tutto quello che credeva giusto, per ogni diritto e per ogni dovere. La schiettezza non le manca, anzi è talmente schietta da risultare tagliente e antipatica. O molto simpatica (solo nella finzione, come direbbe la mia amica Stravagaria).
Fra le intellettuali più giovani è considerata un’icona, molte hanno letto i suoi saggi sul femminismo e la prima sua fan è la moglie del figlio Daniel, Janine. Lo sguardo adorante, Janine pende dalle labbra di Florence e vorrebbe che la suocera le confidasse alcune delle sue esperienze e conoscenze. Ma Florence non la sopporta. Così come stima poco il figlio, che cresciuto in una famiglia di intellettuali anticonformisti, ha deciso di diventare poliziotto.
All’ex marito non risparmia commenti scorbutici e affilati. L’unica che a poco a poco sembra conquistare la sua fiducia è la nipote diciottenne Emily. Per qualche mese la famiglia del figlio, che vive a Seattle, si trasferisce a New York e Florence, volente o nolente, è costretta a frequentazioni più strette. Delle quali non sente né il bisogno né la voglia.
Inizia così un intreccio di storie personali, ognuno dei personaggi è a un momento di svolta della sua vita, ognuno di loro nasconde qualcosa agli altri. Nelle pagine si alternano riflessioni intimistiche a dialoghi basati sull’ironia, sullo scambio di battute sarcastiche, sulla sferzante lingua di Florence. Una commedia del NON DETTO, dei sentimenti mai espressi, delle emozioni vissute interiormente.
Un libro che coinvolge e diverte, intelligente e pieno di humor. Florence Gordon è un macigno di coerenza, fino all’ultimo. Per questo non si può non amarla.
Questo libro partecipa alla Reading challenge russa nella categoria #librocopertina
Il libro: Florence Gordon
L’autore: Brian Morton (traduzione di Maura Parolini e Matteo Curtoni)
Bacino d’utenza: Amanti dei libri ambientati a New York, delle commedie di Woody Allen e delle battute a denti stretti. Questo è un libro di dialoghi e di atmosfere. Sconsigliato a chi è in vena di leggere un romanzo d’azione 🙂
L’ha ribloggato su trecugggine.
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una specie di Olive Kitteridge della strout quanto ho amato i silenzi di quella donna 🙂
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In quanto ad antipatia e schiettezza ci avviciniamo ma Florence è molto più politicizzata e cittadina. La Strout è superiore a mio parere.
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Tonino, tu haoi visto tutto, hai letto tutto e sai tutto! Chapeau! :*
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ma che bello! lo voglio!
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chapeau anche da parte mia Tonino!
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L’ha ribloggato su LibriPensierie ha commentato:
E Florence Gordon secondo Polimena 🙂
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Lo voglio anch’io! Tra l’altro conosco pochissimo la casa editrice Sonzogno. Sarà bene colmare la lacuna.
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Anche io ho letto poco di Sonzogno
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