Ci (ri)mettiamo la faccia: i migliori libri letti nel 2015


Il 16 dicembre del 2013 è nato il nostro blog Parla della Russia. Anche il secondo compleanno lo festeggeremo consigliandovi il libro migliore letto nel 2015.
E ci mettiamo pure la faccia!
Qui i nostri consigli 2014.

Ci rivediamo lassù, Pierre Lemaitre

Consigliato da : Agata (e la tempesta)

Ho letto varie cose che mi sono piaciute quest’anno, la scelta è stata difficile. Inizialmente volevo consigliare Il buio oltre la siepe di Harper Lee, che ho riletto dopo tanti anni, e A sangue freddo, del suo amico Truman Capote. Principalmente perché hanno suscitato in me molta curiosità così da voler approfondire la loro conoscenza attraverso le lettere di Capote. Ne ho parlato qui.

Poi ho visto che quest’anno ho letto Jane Eyre (eh, sì, per la prima volta), Longbourn House di Jo Baker e Il cuore dell’uomo di Stefànsson, La passione di una figlia ingrata della Chemotti… e mi sono detta, e ora, che si fa?

Poi, proprio in questi giorni, ho terminato il libro di Lemaitre. Ed allora, davanti ad un fuoco acceso, nelle buie serate invernali, vi suggerisco di leggere Ci rivediamo lassù. La storia di Albert ed Éduard vi terrà incollati alla pagina. Una storia di guerra, passioni, amicizia, corruzione. Poi ditemi che ne pensate.

Chagrin d’école, Daniel Pennac

alberto1 Consigliato da : Alberto

Lo consiglio perché é un fondamentale racconto della vergogna, della tremenda solitudine dell'”andar male a scuola” dell’ “essere asino”, “negligente”, della condanna sul tuo futuro che un professore ti può imporre e che poi – non per tutti – un giorno si rompe, si scioglie in un qualcosa che diventa “imparare”… e a partire da quel giorno nemmeno il rancore resta più, anche se resta la gravità del gesto del professore che usa il “potere del professore” contro un allievo; ma per l’allievo che passa oltre, resta l’imparare, che è tutto, tutto quello che la scuola ci può insegnare, in fondo.

11/22/63, Stephen King

Consigliato da : Tyreal76

Il mio libro del 2015 è 11/22/63 di King. Sì, lo so che è stato pubblicato quattro anni fa, ma questo è il “mio” libro del 2015, quello che mi ha fatto capire che i grandi autori possono tornare dai momenti di stanca. Forse vale anche per le persone comuni.
Qui la recensione.

Racconti Russi – La dama di Picche di A. S. Puškin, Diario d’un pazzo e Il mantello di N. V. Gogol’, La morte di Ivan Il’ič di L. N. Tolstoj

maja16Consigliato da : burekeater

Già dalla prima pagina mi sono ricordata il motivo per cui li chiamano classici. Persa nei gelidi inverni di Mosca ho giocato a whist e commiserato Hermann. E per le bianche vie di Pietroburgo ho accompagnato con lo sguardo Akakij Akakevič che camminava sottobraccio alla sua povertà. La morte di Ivan Il’ic, poi, mi ha lasciata ore sveglia a pensare. Lo consiglio perché ognuno dovrebbe rileggere i classici letti a scuola per capirne o ricordarne la bellezza.

La passione di una figlia ingrata, Saveria Chemotti – La regina nel bosco, Neil Gaiman

Consigliati da : Doriana

La passione di una figlia ingrata di Saveria Chemotti e La regina nel bosco di Neil Gaiman, due libri molto diversi tra loro ma connotati da alcune peculiarità che ne fanno materia viva, potente ed indimenticabile. Spiazzano per ricollocare nella giusta prospettiva, risuonano in profondità, in essi i nomi non contano ma ogni cosa è nominata con contezza, racchiudono un grande auspicio a generazioni di donne, a bambine e bambini: che possano sempre riuscire a farsi forza a partire da sé, che riescano a scegliere la propria strada in maniera consapevole e libera e che facciano buon uso di una scatola rossa, perché ricordare e raccontare sono sempre un buon inizio.

La strada stretta verso il profondo Nord, Richard Flanagan

Consigliati da : Cugginageno

Un libro sul significato della vita, o sulla mancanza di senso delle vicende umane, o sull’amore per la vita, o sull’amore e basta. Per colpa di questo libro mi sono innamorata senza guarigione, quindi occhio!

Qui l’articolo sul sito Trecugggine

L’ultima settimana di settembre, Lorenzo Licalzi

Consigliato da: Haydée

Difficile scegliere quale libro io abbia apprezzato di più in questo anno che sta terminando, ho deciso di lasciami condurre dalle emozioni che mi hanno fatto provare le storie lette in questi mesi e alla fine è comparso chiaro nella mia mente “L’ultima settimana di settembre“.
L’ho trovato un libro ironico, drammatico, romantico e poetico, storia di grandi scelte, storia di un viaggio, storia di persone che se ne vanno e di persone che si ritrovano. Il personaggio principale è uno spasso e soprattutto, anche lui come me, continua a stilare nella sua mente liste di persone e cose che non sopporta. Normalmente nei libri non amo le descrizioni dei luoghi troppo dettagliate, ma l’autore delinea degli scorci della Liguria in un modo così poetico che ti viene voglia di prendere subito il treno e visitarli.
Libro consigliato a chi ha voglia di ridere, piangere ed emozionarsi.

A volte ritorno, John Niven

Consigliato da: ilpyto

Per il 2015, scelgo “A volte ritorno” di Niven. Perché è un libro leggero ma profondo, serio ma pieno di gag. Perché fa ridere molto e riflettere ancora di più. Qui potete leggere la rece di Monica sul blog.

La notte della cometa, Sebastiano Vassalli

Consigliato da:Yukionna

E c’era lui, Dino, con i capelli scarruffati, gli abiti rozzi. E c’era una madre che lo credeva un demonio, e tutto un paese intento a vociferare sul poeta pazzo che amava gli alberi e le montagne più delle persone. E c’era, infine, uno scrittore che seguì paziente il filo delle parole e raccontò una nuova storia.

Il figlio, Philipp Meyer

silvia1Consigliato da: Maga

Il figlio di Philipp Meyer è sicuramente il libro più bello che ho letto quest’anno. Questo è un romanzo monumentale che racconta in maniera cruda e viscerale la storia del Texas nel corso degli ultimi duecento anni. Uno scontro generazionale forte tra discendenti, tre personaggi finemente strutturati e indimenticabili. Meyer ha scritto un grande romanzo che non è un semplice western ma una saga familiare fatta di polvere, sangue e petrolio.

Il buio oltre la siepe, Harper Lee

mariaserena1Consigliato da: MariaSerena

Il buio oltre la siepe è quel classico che ti riprometti sempre di comprare e che poi alla fine ti ritrovi sempre a snobbare negli scaffali delle librerie. Quel classico che “tutti lo leggono quindi devo leggerlo anche io, ma vado controcorrente e quindi sticazzi che lo leggo”!!! È quel classico che “ma è meraviglioso, perché non l’ho letto prima?”.
Insomma, grazie al Kobo sono riuscita a leggere tanti dei libri che ho sempre avuto intenzione di leggere ma, sia per mancanza di fondi sia per mancanza di volontà, non avevo mai comprato. Sicuramente tutti voi, o quasi, lo avete già letto e ne avete sentito parlare e riparlare, quindi questo post risulterà scontato, ma per me è stata una vera e propria rivelazione. Quindi lo reputo uno dei migliori libri letti in tutto questo 2015 di cacca.

P.S. i libri salvano la vita.

Sottomissione, Michel Houellebecq

Consigliato da: Mary Anne

MH è il genio più assoluto di questo triste inizio di millennio. Specchio perfetto della decadenza morale e culturale. Lo ami o lo odii. Perche la sua scrittura è feroce, non fa sconti e ti precipita nello squallore del nostro presente. in ogni caso, non puoi non riconoscerne la purissima lucidità. Sottomissione è una profezia, e noi non possiamo che attenderla inermi.

Qui un altro punto di vista russo su questo libro.

Escher

monica1Consigliato da: Monica

La prima mostra con l’armata russa non si dimentica mai.

L’ibisco viola, Adichie Chimamanda N.

Consigliato da: Nikita

Si parte dalla violenza domestica per arrivare lontano, a toccare temi politici, femminismo. In tutti i libri di Chimamanda le donne, sempre, sono protagoniste assolute, forti e tormentate, belle o brutte. Tutte profondamente umane. Qui la #recerussa

Complètement crâné!, Gilles Legardinier

Consigliato da : Paleomiki

Letto in un giorno, è un libro che partendo da presupposti non proprio leggerissimi riesce a costruire una storia divertente e rinfrancante. Mi ha colpito la sensibilità del punto di vista dell’autore, e il modo intelligente di trattare argomenti che possono facilmente risultare pesanti. È il racconto di un uomo stufo della vita, che decide di mollare tutto e partire. E se la descrizione iniziale della mancanza di motivazioni del protagonista può colpire nella sua triste onestà, poco a poco l’autore ci rende il sorriso e la voglia di divertirci. Meravigliosa la dedica finale dell’autore. L’ho adorato.

Arancia meccanica, Anthony Burgess

Consigliato da: P@P

Davvero poche le letture eccezionali quest’anno, ma questo “vecchio” libro mi è sembrato un capolavoro (recerussa qui). L’ho trovato geniale, creativo e ancora attuale in modo sorprendente.
Mi sono piaciuti anche anche Dieci dicembre di George Saunders e L’invenzione della madre di Marco Peano.
Autori scoperti: Muriel Spark.

L’Avversario, Emmanuel Carrère

Consigliato da : Polimena

Perché un giorno, dopo aver infilato una marea di bugie sempre più grandi, sempre più insostenibili, uno stimato padre di famiglia francese decide di far fuori tutti i suoi congiunti?

Questa è la storia VERA del pluriomicida Jean-Claude Romande che nel 1993 sterminò la moglie, i due figli, e i genitori.

Un romanzo inchiesta, alla maniera di A sangue freddo di Truman Capote ( se non lo avete letto, consigliatissimo!) che scorre trascinandoti a poco a poco nella mente di un uomo all’apparenza normale.

Menzione speciale per il libro consigliato lo scorso anno da cuginageno, I luminari. Non una lettura facile e soprattutto una trama complessa. Ma se, a più di quattro mesi dalla fine del libro, ancora ti mancano le sue atmosfere e si riaffacciano vivide alcune immagini del libro, forse capisci di aver letto un CAPOLAVORO.

 Il commesso, Bernard Malamud

nat1Consigliato da : Speranza

Il mio libro 2015 è senza dubbio “Il commesso” di Malamud, letto perché suggerito dalla russa Tatiana Larina. Il povero Bober, protagonista del libro, difficilmente si dimentica. E’ un romanzo in cui un dio dal volto crudele impedisce qualsiasi cambiamento impedendo qualsiasi svolta positiva. Splendido e soffocante. Come altro titolo che mi ha comunque conquistata, segnalo (anche qui grazie al suggerimento di un’altra russa) “Le dodici tribù di Hattie“. Il titolo richiama le dodici tribù di Israele, e Hattie assumendo le sembianze di Agar, incarna la storia degli indifesi, della segregazione razziale e il desiderio di concretizzazione del sogno americano.

La principessa, il drago e il prode cavaliere – Geoffroy de Pennart

Consigliato da : Stella Stellina

Maria è tutto tranne che una debole fanciulla da salvare. Insegna in una scuola ed ha scelto per amico il fidato drago Giorgio. Che diamine salta in mente al goffo cavaliere Giulio? Pensando che la giovane abbia bisogno del suo aiuto, colpisce alla testa il povero drago.
-Nessuno ti ha chiesto niente, prode cavaliere! Vattene via di qui. Guarda che hai combinato!- lo sgrida l’arrabbiatissima Maria.
Mortificato (e già un po’ innamorato del piglio della bella giovane) decide di farsi perdonare.
-Farò qualsiasi cosa!- Implora lui
Maria lo manda a cercare un po’ di arnica per far passare il mal di testa al drago.
In realtà Giorgio sta benone e la ragazza vuole solo vendicarsi un po’ per quell’atteggiamento da bullo che con lei proprio non attacca. Giulio, frettoloso e distratto, non seguirà le giuste indicazioni e si troverà a dover combattere mostri deformi e cattivi che riuscirà tuttavia a sconfiggere potendo così tornare con un mazzo di arnica e la speranza di una seconda chance con la giovane.
Tutto non è come sembra o come gli altri si ostinano a volerci far sembrare. Le fanciulle non sono sempre delicate, i draghi non son sempre cattivi ed i cavalieri non sono per forza coraggiosi e astuti. Questo il modernissimo messaggio che questo libro ci vuole consegnare grazie ad una semplice ed efficace narrazione corredata da immagini divertenti e curate.
Un bel regalo ed un gesto di amore ed educazione per tutti i bimbi ancora convinti ad esempio che il blu sia solo per i maschietti.

Il libro segreto del signore oscuro, Paul Dale

stefano1Consigliato da : Stefano

Dato che a Natale siamo tutti più buoni, io consiglio la lettura de Il libro segreto del signore oscuro. Così, se mai vi dovesse capitare di voler mollare il lavoro ed intraprendere una crudele scalata verso il dominio di un mondo fantasy, saprete come muovervi e quali siano i classici errori da cattivi della mutua. Una guida ironica e scanzonata sugli stereotipi del fantasy, visti da un punto di vista originale.

Breve storia di Sette Omicidi di Marlon James e I Cantalamappa per piccoli Russi

Consigliato da: Tatiana Larina

Ancora una volta il The Man Booker Prize colpisce e affonda. Breve Storia di Sette Omicidi è un libro raro, per originalità, sperimentazione, stile, metodo narrativo. Non è un libro facile, anzi il contrario: è difficilissimo. Se decidete per la versione originale, preparatevi a leggere in creolo. Si tratta di un romanzo storico, scritto in prima persona e in creolo …. slang per altro. Dentro c’è un quarto di secolo della Giamaica. Non è una lettura da affrontare a cuor leggero, è talmente forte e dolente da desiderare di abbandonarlo, ma non è possibile. Questo libro reclama la fine come la storia della Giamaica (e in generale di tanti paesi ex-colonie) reclama giustizia. E’ uno di quei libri (sempre più rari) che vi farà guardare il mondo in modo diverso.

Al capolavoro aggiungo un libro molto interessante è Anime Baltiche di Jan Brokken edito da Iperborea. Una sorta di itinerario di viaggio nel nord dai confini incerti alla ricerca dei grandi personaggi che vi sono nati. E i geni di baltici natali sono tantissimi. Un libro tra diario di viaggio e biografia che ha il pregio di non annoiare mai.

Per le letture dei piccoli di casa consiglio Cantalamappa. Atlante bizzarro di luoghi e storie curiose è un libro dove il linguaggio semplice, ma mai banale rivolto ai bambini si incontra con la storie vere cariche di valore e significato. Letto insieme a mio figlio, è stato un modo per raccontargli di eroi dimenticati e storie di libertà, di ideali e di tragedie senza perdere la bellezza della lettura. Lo consiglio davvero ai bambini dai 6 anni in su.

Wolf Hall, Hilary Mantel

Consigliato da : Zaide Noll

Quando si è deciso tra Russi di consigliare il nostro libro preferito del 2015, il primo a venirmi in mente è stato I Luminari. Dovevo aspettarmelo, perché lo ha consigliato la CugginaGeno l’anno scorso. Quindi non mi ripeterò, e vi consiglierò invece un altro Man Booker Prize. Wolf Hall.

Ho letto questo libro nelle calde notte kenyane, e l’atmosfera Tudor non sarebbe potuta essere più dissonante. Ma nonostante questo ho amato ogni singola riga di queste pagine, ho amato Cromwell, la sua personalità, la sua pacatezza, i suoi pensieri che fluivano incessanti dietro la maschera. Ho amato la Londra scomparsa eppure così vivida, ho amato alla follia la Mantel per avermi regalato questa esperienza sensoriale. Non sono riuscita a scriverne prima semplicemente perché mi è piaciuto troppo, difficile essere all’altezza con una rece. Leggetelo.

25 risposte a "Ci (ri)mettiamo la faccia: i migliori libri letti nel 2015"

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  1. Cari russe e russi, lo scorso anno ho seguito molti dei vostri consigli e non sono rimasta delusa. Dalla lista del 2015 ho già segnato: Ci vediamo lassù, La strada stretta verso il profondo Nord, Il commesso, 11/22/63. Alcuni altri li ho già letti. Vi ringrazio per tutte le belle letture, le discussioni, gli anatemi, le chiacchiere di questi due anni di blog. Siete una delle cose belle della mia vita.

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  2. Un applauso per questa splendida iniziativa! Noto con piacere una prevalenza di ebook, a dimostrazione che chi ama leggere non si lascia fermare da polemiche e cambiamenti tecnologoci 😉
    Che bello vedere i “Racconti russi”, consigliato da burekeater, nella stessa identica edizione che ho letto ed amato fortemente da giovane.

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    1. Ho notato, a collage ultimato, che quasi tutti abbiamo foto con l’ebook reader. In effetti, per chi legge molto, l’ebook è una bella convenienza e non si rischia mai di essere a corto di libri da leggere!

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  3. eh, Polly, anch’io ho seguito i consigli russi e non sono assolutamente delusa. Ringrazio anch’io questo gruppo che mi fa sentire meno “diversa” e mi regala tanta compagnia e delle sane risate.
    Aillovvviu!

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    1. Il commesso l’ho già letto e lo rileggerò per febbraio, col gruppo di lettura. L’avversario ce l’ho lì da iniziare. Ma lo leggerò sicuramente! e i sette omicidi… accidenti, non ce la farò mai!

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