Il 16 dicembre del 2013 è nato il nostro blog Parla della Russia. Abbiamo pensato di festeggiare il nostro primo compleanno consigliandovi il libro migliore letto nel 2014.
E ci mettiamo pure la faccia!
La famiglia Karnovski – Israel Joshua Singer
Consigliato da : Agata (e la tempesta)

Mi sembra che alcuni autori, soprattutto del passato, riescano più di altri a farmi entrare nella storia, a farmi percorrere strade, sentire profumi, odori, rumori, emozioni.
Provare empatia per i personaggi non è così facile. Mano a mano che si prosegue nelle letture, che si diventa adulti, mi sembra più difficile trovare romanzi dai quali non vorrei mai staccarmi.
Questo è uno di quelli.
La storia di tre generazioni di ebrei, partiti dalla Polonia, vissuti a Berlino e poi arrivati a New York. Bello, semplicemente.
Il libro delle storie di Quentin Blake
Consigliato da : Claudio Cervi

Il Perfetto Libro delle Favole.
Quel libro da rileggere all’infinito sotto le coperte, quello che spero mio figlio avrà ancora, impolverato e stanco, nella sua libreria da adulto, e lo leggerà ai suoi figli e gli verrà in mente di quanto ci siamo divertiti.
La recerussa qui.
The Luminaries – Eleonor Catton
Consigliato da : cugginageno

Quei momenti in cui sei in metro, o in un treno affollato, e guardi gli altri viaggiatori, e disperatamente cerchi un’idea che ti dia la conferma che sei unica, irripetibile, che la tua esistenza è diversa da tutte le altre, è meglio peggio più alta più bassa, qualcosa cacchio!
La Catton gioca a fare l’autrice sperimentale con una storia eterna di amore avidità soldi e destino, che a me ha sussurrato all’orecchio il pensiero positivo a cui attaccarmi nella metro affollata: sentirsi una cosa sola con gli altri umani, una scintilla di una coscienza universale che non perde senso se ritorna nel fuoco e diventa indistinguibile dalle altre.
Vi sfido a leggere questo libro, vedrete che non ci troverete niente di quello che ci ho trovato io! La recerussa qui.
Burial rites (Ho lasciato entrare la tempesta)- Hannah Kent
Consigliato da : cugginageno

Se siete stanchi dei canti di Natale, allegria, luci, buon umore, leggetevi questo libro.
La storia di una donna diversa da come le donne dovrebbero essere, troppo intelligente, troppo innamorata, troppo indipendente e per questo diventata un mostro, ma estremamente umana e interessante quando si avvicina al fuoco e racconta la sua storia.
Uno dei libri piu commoventi che abbia mai letto, con una sequenza finale assolutamente magistrale che ci porta al patibolo con la protagonista.
Quanto mi sono arrabbiata a leggerlo, mi ha infiammato di sdegno e sete di giustizia. Così mi vorrei sempre sentire, avete presente? Vi sfido a leggere senza sentire un nodo in gola!
Il lamento del prepuzio – Shalom Auslander
Consigliato da : ilpyto

Il mio consiglio per un libro da leggere nel 2015 è “Il lamento del prepuzio”. Perché? E’ facile, leggero, profondo quando serve e scorre come un fiume in primavera durante il disgelo. Perchè l’acqua è pulita, cristallina e fredda. E’ un libro che disseta la mente, fa cadere tanti pregiudizi, ma lo fa mentre sorridi. E questo è un approccio meraviglioso a quello che non conosciamo. La recerussa qui.
Lo scontro dei re – George R. R. Martin
Consigliato da : Monica

Avete paura del freddo? Questo libro fa proprio al caso vostro. Non ne avete? Dovreste averne e leggervi questo libro.
Avete paura di perdere chi amate? Se leggerete questo libro imparerete a vivere costantemente con questa paura; l’autore si diverte a uccidere i vostri eroi nel momento (e nel modo) che meno vi aspettate, ma a volte ritornano.
Se siete a dieta, salterete le descrizioni di alcuni banchetti, all’inizio. (L’autore deve essere un buongustaio). Poi vincerà la curiosità e avrete voglia di stare lì con loro e assaggiare di tutto; la dieta sarà finita da tempo, i libri usciti finora sono 4 e sono decisamente tempo-dispendiosi.
Alta letteratura? No, ma non si vive di soli nobel. A volte una storia avvincente o un personaggio che ti cattura ti aiutano a vivere meglio e a staccare la spina dal quotidiano.
Lo consiglio? Sì, come forma di meditazione: ti sembra di non aver fatto nulla di speciale, ma stai meglio proprio grazie a quel nulla di speciale.
Timira – Wu Ming 2 Antar Mohamed
Consigliato da : Mamcoumba

Scelgo “Timira”, perché è un libro antipatico e neppure la stessa Timira è troppo simpatica, e mi piace; lo scelgo perchè racconta un momento storico cruciale; lo scelgo perché la scrittura collettiva è geniale.
Tu, sanguinosa infanzia – Michele Mari
Consigliato da : p@p

Adoro questo libro perché ognuno degli undici racconti che lo compongono ha suscitato emozioni e ricordi che sono parte di me. Mari è lo sciamano dell’infanzia, ma non indulge alla nostalgia: ti fa sentire parte di un clan. La recerussa qui.
Morte di un uomo felice – Giorgio Fontana
Consigliato da : polimena

Vi consiglio questo libro perché mi ha emozionato e commosso. Ha vinto anche il Premio Campiello 2014, quindi non sono l’unica ad averlo apprezzato così tanto. Ambientato nel 1981, narra in parallelo la storia del magistrato Giacomo Colnaghi e di suo padre, il partigiano Ernesto. Un romanzo morale per adulti e ragazzi. La recerussa qui.
La Strada – Cormac McCarthy
Consigliato da : ratosdeporao73

Perché racconta dell’amore più grande del mondo. Ovvero il sentimento tra un genitore e un figlio. In questo caso sublimato nella fiducia e nel rispetto che il ragazzino nutre verso il padre. L’uomo è invece concentrato nella connaturata protezione, che incorona la propria discendenza a speranza di un domani in cui il sole annullato dalla misteriosa apocalisse torni a splendere, soprattutto nel cuore degli uomini.
Cacca pupù – Stephanie Blake
Consigliato da : Stella Stellina

Il piccolo coniglio, per pigrizia o per dispetto, sa solo dire “caccapupù”. Così risponde a mamma e papà e addirittura al lupo che se lo mangia in un boccone. Il piccolo coniglio impertinente una volta salvato dal papà che lo tira fuori dalla pancia del lupo, sembra aver capito la lezione, ma sul finale… come tutti i bimbi cocciuti e irriverenti…
Laxness, Wu Ming, Darwish, di tutto un po’
Consigliato da Tatiana Larina
Tre libri diversi, tre libri imperdibili che hanno segnato il mio 2014.
Gente Indipendente di Halldòr Laxness per gli appassionati dei libri unici, perché è una scoperta insperata. L’armata dei Sonnambuli di Wu Ming, per gli amanti dei generi misti, perchè dimostra che in Italia sappiamo ancora fare letteratura (e non è cosa da poco). Una Trilogia Palestinese di Darwish, perché la letteratura araba è sempre poesia anche se parla di dolore e di tragedia, quando poi a scrivere è il più grande poeta arabo del ‘900… Questi sono tre grandi libri, che il 2014 ci ha regalato ex novo o in una curatissima riedizione.
Poi se proprio vi avanzano un paio di classici da regalare, io vi consiglierei l’eterno Eugenio Onegin di Puškin per gli inguaribili romantici e Il Max Havelaar di Multatuli per gli inguaribili idealisti, contro ogni abuso sociale e discriminazione etnica.
La bambina pugile ovvero La precisione dell’amore – Chandra Livia Candiani
Consigliato da : yukionna

* Perché sono versi schietti, semplici, ma capaci di abbagliare.
* Perché dietro le parole ci sono cose, persone, sensazioni vere.
* Perché è un libro di poesia che si può leggere nei tunnel della
metropolitana, nel silenzio della domenica mattina, o col telegiornale di sottofondo. Basta solo avere un pezzetto d’anima pronto a ascoltare.
Americanah – Chimamanda Ngozi Adichie
Consigliato da : zaidenoll e da speranza


Americanah è senz’altro il più bel libro del 2014… non solo per me ma anche per l’amica Speranza, che ha scritto una favolosissima rece QUI. Mi sento di consigliare questo libro perché mi ha fatto ridere, mi ha fatto piangere, mi ha folgorato con osservazioni pungenti e soprattutto ha dato sfogo all’indignazione che spesso sento ma che non sempre esprimo, sulle questioni della razza, sul politicamente corretto di molti bianchi che sono “color blind”, come si dice in gergo. Al di là del suo contenuto, però, si tratta di una bellissima opera letteraria, ed è per questo che ve la consiglio.
Braverrimi!!!!
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E qui ho fatto il pieno di consigli di lettura! 🙂
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Hai visto? Non ci siamo risparmiati. Comunque ho fatto il pieno anche io 🙂
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Anche io! Questa è la cosa più bella di questo post! Che nonostante comunichiamo tutti ig iorni, un abuona parte di questi titoli non li ho ancor aletti!
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bellissimi tutti! mi sono segnata diversi libri per regali natalizi. anche autoregali 😀
grazie
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Un grazie per quest’anno di recensioni a tutti/e ;belle facce, bei libri.Gianni
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Gianni tu sei russo ad honorem!
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Ma che belli siete!!!Io ci sto ancora pensando ma rischio di condividere il pensiero di Agata: eccezionale I.J. Singer.
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Dopo i doverosi complimenti vorrei riflettere,come si usa in Russia, su qs immagini. Quello che mi sembra il più “riuscito” è ilpyto perchè la sua immagine ammiccante e spiritosa si sposa perfettamente col libro che sponsorizza,pochi i russi che hanno dato un’ambientazione natalizia,solo tatiana, monica e forse claudio cervi ammesso che quel verde shrek provenga da una luminaria.Alcuni hanno invece scelto di mettersi alle spalle le loro librerie,altri quadri ,altri scorci di interni,nessuno in esterno..Quello che più mi colpisce è una diffusa reticenza a mostrarsi .A parte p@p che si mostra quasi a figura intera,Agata anche lei ben esposta e i russi che mostrano l’intero ovale del viso (ilpyto,ratosdeporao 73,cugginaggeno)gli altri optano quasi tutti per una certa iconoclastia,chi più(speranza,polimena, tatiana)chi meno(monica,zaidenoll,Yukionna ,stella stellina,claudio cervi,nenenabou)nascondendosi dietro i volumi.Rischio di filosofeggiare troppo se penso che non sia solo banale timidezza ma che in questa ritrosia ci sia una strategia di difesa dell’anonimato,o eteronimato,premessa indispensabile alla scrittura anche bloggheresca.Forse esagero a ragionarci troppo,ma certe volte mi chiedo chi siano veramente qs voci che parlano di libri,mi sembra talvolta di conoscerle ,come se attraverso il buco della serratura della rece mi arrivasse un’essenza della loro persona,una specie di liofilizzato del loro essere,sono quindi qualcosa di più o di diverso da dei semplici conoscenti,ma non li definirei assolutamente miei amici.Sicuri che la resistenza a mostrarsi non significhi proprio non voler uscire dal limbo del virtuale?.poi mi stanco di pensarci e mi dico che è l’amicizia ai tempi dell’internet,la neo -conoscenza,o la post-amicizia,vedete voi.
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Caro Gianni,
il tuo filosofeggiare su di noi mi rende molto orgogliosa e felice. Per quanto riguarda me non amo apparire nelle foto, neppure in quelle di famiglia mentre esco volentieri ‘dal limbo del virtuale’ per incontrare di persona gli altri russi o, come mi è capitato in varie occasioni, le persone che leggono i nostri blog.
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Scusami,Polimena,non volevo assolutamente sollecitare giustificazioni da chi ha scelto legittimamente di mettere in primo piano la cellulosa e non l’epidermide,mi capita anche nella vita vita reale di cagar pensieri fuori luogo,figuriamoci qui dove mi smaterializzo e divento il fratello gemello quello intelligente,il genio del veb.
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La scelta dell’interno è dovuta al fatto che mi sento abbastanza scema quando mi autofotografo e quindi in genere in pubblico evito di darmi al selfie 🙂
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