Piccolo blues – Jean-Patrick Manchette

TRECUGINE

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Come ho potuto trascorre tutti questi anni senza aver mai neppure sentito nominare Jean-Patrick Manchette? Eppure lo scrittore francese è considerato il capostitipite del genere noir d’oltralpe, è nato a Marsiglia pochi anni prima di Izzo, ed è stato anche un giornalista, un editore, un traduttore, un jazzista (e la conoscenza musicale traspare in ogni sua pagina).

Piccolo blues è un titolo che mi ha incuriosito in una delle tante liste di libri preferiti che circolano in questi giorni. E mi ha incuriosito proprio perchè Manchette era un nome a me totalmente sconosciuto.

Piccolo blues è un gioiellino di sole 150 pagine di pura adrenalina. Lo stile è asciutto, chirurgico. Non una parola di troppo. Una storia circolare che torna là dove era iniziata: nella notte parigina.

Non voglio anticipare la trama, fidatevi di me e leggete il libro a scatola chiusa, come ho fatto…

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15 risposte a "Piccolo blues – Jean-Patrick Manchette"

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  1. L’ho letto domenica e mi è piaciuto,l’ho trovato altrettanto noir quanto picaresco,forse anche troppo, rocambolesco.Mi piaceva come venivano presentati i personaggi,la descrizione e gli aggettivi scelti,inaspettati e spiazzanti.C’è un libro di Simenon simile”Il treno”.Ho preso in prestito un altro libro suo “Piovono morti”

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  2. Ah..dimenticavo,a un certo punto sono certo di aver letto la parola “computer”o me la sono sognata?In un testo del ‘ 77!.RIschio di fare il dottor pignoletti ,ma sono quegli infortuni un po’ inquietanti,un po’ noir nel senso..ma ,allora, tutti quegli aggettivi inaspettati..spiazzanti.Ma dura solo un’attimo vhe.Dello struzzo ci si fida.

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    1. Gianni dovresti prendere il testo francese e leggere cosa scrive in lingua originale al posto di computer; io il francese non lo so e neppure mi sono accorta della parola. Domani faccio una ricerca nel testo e la cerco!

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  3. Stai serena è a pag 28 del libro che ho io,ed 2002,cap 5 “Appiccate il fuoco,impallate i computer,impiccate Charançon-suggerì Gerfaut”Ci sarà stato scritto macchine da scrivere o telescriventi e il traduttore giustamente l’ha un po’ aggiornato,in effetti lo si legge come se fosse contemporaneo il testo ,no?L’unica cosa datata a pensarci bene è la figura del postino,l’uso del telegramma,le cartoline da compilare per fare le partite a scacchi per corrispondenza…sigh,sob,mi viene da piangere,mi viene,l’unica cosa datata è il sottoscritto.Leave me alone.Gianni il postino (finchè dura)

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