La costola di Adamo Schiavone#2

 

Torna Rocco Schiavone, con una nuova top-ten di insopportabili seccature

Nella sua personalissima scala di valori al sesto grado c’erano i bambini che urlano nei ristoranti, i bambini che urlano nelle piscine, i bambini che urlano nei negozi, in generale i bambini che urlano. Poi le telefonate che offrono impossibili contratti convenienza per luce-acqua-gas-cellulare, la coperta che scappa dal materasso e scopre i piedi in una fredda notte d’inverno e gli apericena. Al settimo grado c’erano i ristoranti lenti nel servizio, gli intenditori di vino e il collega che aveva mangiato aglio la sera prima. All’ottavo gli spettacoli che andassero oltre l’ora e un quarto, fare o ricevere regali, le macchinette dei videopoker e Radio Maria. Al nono grado c’era l’invito a un matrimonio, a un battesimo, a una comunione o anche semplicemente a una festa. I mariti che si lamentano delle mogli, le mogli che si lamentano dei mariti. E al decimo grado, sul podio più alto delle rotture di coglioni, il massimo che la vita bastarda gli poteva propinare per rovinargli le giornate, regnava sovrano il caso di omicidio sul groppone.

Nonostante la tranma del giallo sia decisamente migliorata rispetto alla prima avventura, il protagonista indiscusso del libro è lui, Rocco. Così l’omicidio della donna, l’andata a Roma in stile Romanzo Criminale, ed anche la presenza dell’amata Marina, restano comunque sullo sfondo.
Protagonista è anche lo stile di AM, sempre arguto e piacevole. C’è Aosta e c’è Roma, onnipresente anche nel freddo alpino.

La mattina c’è una commessa… part time». E disse part time arrotando la erre e facendo esplodere la ti a sottolineare la sua splendida e ricercata pronuncia anglosassone. «Le lascio il numero del mio mobail?» disse Rocco alzando un sopracciglio.

Manzini cresce, Rocco cresce con lui. E ci piace.

Quanto pesa mantenere rapporti umani. Ci vuole impegno, applicazione, devi essere disponibile e soprattutto sorridere alla vita. Tutte qualità che Rocco Schiavone non possedeva. Lui nella vita ci era trascinato per i capelli, qualcosa lo spingeva a mettere un giorno davanti all’altro, un po’ come le sue Clarks in quel momento. Ancora un passo, ancora un passo, dicevano gli alpini per resistere ai 40 gradi sottozero in Ucraina nell’inverno del ’43. Ancora un passo, ancora un passo, si ripeteva il vicequestore Rocco Schiavone ogni giorno da quel lontano 7 luglio del 2007 quando la sua vita si era definitivamente spezzata, la barca aveva scuffiato e lui aveva dovuto cambiare rotta.

Titolo: La costola di Adamo 3794-3
Autore: Antonio Manzini
Editore: Sellerio
Pagine: 288
Prezzo: 14 euro
ISBN:   9788838931383

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8 risposte a "La costola di Adamo Schiavone#2"

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