Fatece largo che passamo noi
Rocco Schiavone e’ macho, cazzolunghista, celodurista, insofferente, arrogante, maschilista, prepotente, egoista, sfacciato, superficiale, pigro. Ed incredibilmente, realisticamente vero. Italiano. Italico. Italiota. Romano fino al midollo.
Ci piace, nostro malgrado.
“Rocco Schiavone aveva una sua personalissima scala di valutazione delle rotture di coglioni che la vita insensibilmente gli consegnava ogni giorno. La scala partiva dal sesto grado, ovvero tutto cio’ che riguarda i doveri casalinghi, giri per negozi, idraulici, affitti. Al settimo c’erano invece i centri commerciali, la banca, le poste, i laboratori di analisi, i dottori in generale con un’attenzione particolare ai dentisti, per finire con le cene di lavoro o con i parenti. L’ottavo grado vedeva in primis il parlar ein pubblico, poi le pratiche burocratiche di lavoro, il teatro, riferire ai questori o magistrati. Al nono i tabaccai chiusi,i bar senza l’Algida, incontrare qualcuno che gli attaccasse delle chiacchiere infinite, e sopratutto appostamenti con agenti che non si lavavano. Poi per ultimo c’era il decimo grado della scala. Il non plus ultra, la madre di tutte le rotture di coglioni: il caso sul groppone.”
L’ultima parte l’ho trovata un po’ sottotono ed il giallo in generale non è molto originale. Ma mi è piaciuto lo stesso!
Titolo: Pista Nera
Autore: Antonio Manzini
Editore: Sellerio
Pagine: 288
Prezzo: 19 euro
ISBN: 9788838929090
Pure a me piace, ‘sto Schiavone! Mi leggerò pure il secondo, se ci avessi pensato prima di iniziare Patterson 🙂
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Sei sempre in tempo!
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no, se è troppo romani mi rifiuto!!! a parte tutto sono incuriosita dal “nonostante tutto”
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E romano fino al midollo! 🙂
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lo sto leggendo. e mi piace
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O sapevo!
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